Al via il JOBS ACT degli AUTONOMI una “rete” tra i professionisti

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Al via il Jobs Act degli Autonomi: si tratta di un emendamento che allarga ai professionisti – «a prescindere dalla forma giuridica rivestita» – la possibilità di costruire network con altri professionisti e con imprese, sfruttando il vantaggioso e flessibile strumento del contratto di rete. I professionisti potranno servirsene per partecipare ai bandi e concorrere all'assegnazione di incarichi e di appalti privati. La particolarità è che ciascun componente della rete mantiene la propria autonomia e indipendenza. Molte le novità contenute nel testo, tra le quali: la deducibilità totale delle spese di formazione sostenute dai professionisti, l'introduzione di tutele in caso di ritardati pagamenti, la creazioni di sportelli per l'impiego realizzati ad hoc, anche coinvolgendo gli Ordini professionali. E poi la possibilità anche per i professionisti di costruire network sfruttando i vantaggi dei contratti di rete, oggi prerogativa di imprese e di Stp (Società tra professionisti). Previsto anche un decreto legislativo che vada a rivedere, alleggerendole, le norme sulla sicurezza e salute degli studi professionali. Le P.A. dovranno favorire la partecipazione dei professionisti a gare e incarichi di consulenza e promuovere la partecipazione dei lavoratori autonomi alle gare pubbliche e ai bandi per l'assegnazione di incarichi di consulenza e di ricerca.  Saranno considerate abusive e nulle alcune clausole inserite nei contratti con la committenza che non tutelano il lavoratore autonomo. Ad esempio quelle che attribuiscono al committente la possibilità di modificare unilateralmente le condizioni del contratto o, in caso di prestazione continuativa, di recedere senza dare un congruo preavviso. Nulle anche le clausole attraverso le quali si concordano termini di pagamento superiori a 60 giorni dalla data di ricevimento della fattura o della richiesta di pagamento. Se si verificano condizioni «capestro», il lavoratore autonomo ha diritto al risarcimento dei danni. Il disegno di legge stabilisce anche che il committente non può rifiutarsi di stipulare il contratto in forma scritta. Il «Jobs Act degli autonomi» riguarderà anche le Casse di Previdenza che si dovranno attrezzare per garantire prestazioni sociali a sostegno degli iscritti che abbiano subìto un drastico calo dei redditi per motivi non legati alla propria volontà o che siano stati colpiti da gravi patologie.

 

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