La montagna del Piemonte ti offre una nuova vita: aggiornamenti vari – Parte II

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La montagna del Piemonte ti offre una nuova vita: aggiornamenti vari

Davvero tante le email e richieste scritte ricevute dopo la pubblicazione, lo scorso 31 agosto, di un articolo relativo al Bando Residenzialità promosso dalla Regione Piemonte per valorizzare e rivitalizzare i piccoli comuni di montagna incastonati tra le Alpi piemontesi.


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Chi può partecipare al bando?

Possono partecipare al bando le persone fisiche titolari del diritto di proprietà, o che si impegnino ad acquisire un diritto di proprietà, di un immobile da destinare ad uso residenziale (e relative pertinenze), censito catastalmente nel territorio dei Comuni di cui all’allegato B al bando, e che trasferiscano la propria residenza e dimora abituale nello stesso.

Occorre, inoltre, possedere la cittadinanza italiana o di altro Stato dell’Unione Europea; essere maggiorenne e non essere nato prima del 1955; essere residente in un comune italiano non montano, come da elenco di cui all’allegato A; non avere ricevuto in precedenza alcun contributo pubblico per l’acquisto di un’abitazione.

Quale è l’importo minimo e massimo erogabile?

L’importo minimo erogabile per ogni progetto è pari a euro 10.000,00  mentre l’importo massimo erogabile per ogni progetto è pari ad euro 40.000,00. L’entità massima del contributo erogabile è inoltre:

  1. in caso di acquisto, non superiore al 50% del totale delle spese sostenute per i costi connessi all’acquisto dell’immobile (e relative pertinenze), come definito al paragrafo 3, punto 1 del bando;
  2. in caso di recupero di immobile (e relative pertinenze) già di proprietà, non superiore al 50% dell’importo dei lavori, come definito al paragrafo 3, punto 2 del bando.

Nel caso di acquisto e contestuale recupero di immobile e relative pertinenze, restano validi sia i limiti minimo e massimo del contributo erogabile sia le percentuali massime di cui ai precedenti punti 1) e 2).

Il contributo di cui al presente bando è cumulabile, nel rispetto dei limiti previsti da ciascuna normativa di riferimento, con altri contributi, incentivi, agevolazioni di qualsiasi natura e comunque denominati, per lo stesso intervento (ad esclusione di interventi per i quali è stato richiesto il c.d. “superbonus 110%”). Il cumulo dei contributi non può in ogni caso essere superiore alla spesa effettivamente sostenuta per l’intervento.

La graduatoria è definita in ordine di punteggio, legato a localizzazione geografica, attività lavorativa, situazione del nucleo familiare, tipologia intervento di recupero.

Come si presenta la domanda?

Sarà possibile presentare domanda a partire dalle ore 12.00 del 2 novembre 2021 e fino alle ore 12.00 del 15 dicembre 2021, esclusivamente per via telematica, tramite credenziali di identità digitale (SPID di secondo livello, CIE, Certificato Digitale contenuto nella Firma Digitale o CNS) intestate al beneficiario. Non sarà necessario effettuare alcuna preregistrazione. La domanda andrà presentata mediante un applicativo che sarà reso disponibile online nella sezione del portale regionale dedicata al Bando.

Inoltre, il beneficiario dovrà allegare in scansioni separate una serie di documenti necessari per comprovare le suddette dichiarazioni.

In caso di contributo relativo all’acquisto, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, pena la decadenza dal contributo. In caso di contributo relativo al recupero del patrimonio esistente, i lavori dovranno essere ultimati entro 18 mesi dalla data di approvazione della graduatoria.

Entro 3 mesi dalla conclusione dell’intervento, il beneficiario dovrà presentare sull’applicativo la rendicontazione delle spese effettivamente sostenute, allegando alle dichiarazioni documenti atti a dimostrare l’effettiva conclusione dell’intervento e l’avvenuto pagamento.

Il beneficiario del contributo è soggetto all’obbligo di mantenere la destinazione e l’utilizzo dell’immobile oggetto di contributo a prima abitazione per almeno 10 anni a decorrere dalla data di richiesta di erogazione del contributo. Il beneficiario ha inoltre l’obbligo di mantenere l’immobile a uso residenziale e di non utilizzare lo stesso o le relative pertinenze per attività che gli procurino vantaggio economico.


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