L’architettura rurale (alessandrina) e la scelta nell’uso dei materiali

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L'architettura rurale (alessandrina) e la scelta nell'uso dei materiali

L’Italia e nello specifico l’alessandrino ha un immenso patrimonio architettonico rurale che pone le sue radici nella morfologia del territorio e nella differenziazione del suo clima. Per quanto riguarda i materiali usati la mentalità contadina aveva come priorità l’uso di ciò che il territorio offriva, più economico e meno legato ad eventuali trasporti per questo materiali come la roccia, il tufo, il mattone ed il legno costituivano gli elementi principali per la costruzione sia di edifici abitativi che loro annessi.                                                                                     

L’architettura rurale la si può considerare un esempio di arte nata con poco ma molto attenta alla praticità ed al rispetto del paesaggio; fattori unici sono la funzionalità e l’utilità delle strutture sia abitative che lavorative come le stalle, i fienili. Pochi fronzoli e molta essenzialità anche perché le risorse economiche erano molto limitate; inoltre l’ingegno contadino era solito legare tra loro i vari materiali e sostituirli nella costruzione dell’edificio, in questo modo si poteva studiare la tecnica migliore ed il suo utilizzo in base alle esigenze ed alle sue caratteristiche. 

La pietra, molto usata, è docile al taglio e può essere ridotta a dimensioni piccolissime; può inoltre essere lavorata in blocchi per strutture verticali grazie alla sua resistenza alla compressione. Al contrario a causa della sua friabilità al taglio, viene sostituita dal legno per i balconi e le travi dei tetti. Le case di solito con aperture ampie di porte e finestre hanno murature in pietra; inoltre è diffuso l’uso dei solai con le volte a botte in pietra che permettono grande isolamento soprattutto in caso di incendio per questo sono utilizzati per separare le stalle dai fienili. In molte località montuose gli edifici vengono costruiti con ciottoli di fiume, materiale molto reperibile, ma ha la sua negatività nella difficile utilizzazione senza l’uso di rinforzi in pietra o mattoni.

Nelle località dove sono presenti cave di pietra, il loro utilizzo è molto importante per legare vari blocchi costituiti da fango di terra argillosa con paglia. Spesso sia nelle costruzioni che in recinti si può osservare la tecnica della pietra a secco senza utilizzo di legante.  Il tufo è un materiale di origine vulcanica molto resistente, in particolare nel territorio piemontese è caratterizzato dalla pietra da cantoni, roccia abbastanza morbida e friabile. È molto usata per la sua maneggevolezza e comodità di estrazione; le case costruite col tufo hanno un importante vantaggio nell’isolamento termico per cui trattengono il calore nei mesi invernali e sono fresche in estate. Anche in questo caso ci sono i fattori negativi costituiti dalla scarsa resistenza alla compressione ed al taglio per cui i muri in tufo devono essere molto spessi e a volte devono avere dei contrafforti di sostegno. Per questo motivo le abitazioni al massimo possono sopportare due piani ed in altri casi devono essere aggiunti solai in legno per evitare danni alle murature.                

L'uso ricorrente del mattone   

Il mattone è il materiale più utilizzato soprattutto nella costruzione di case nelle pianure alluvionali argillose; è costituito da argilla impastata e cotta attraverso cui vengono anche realizzati tegole curve e piane, coppi ed altri modelli di diverse dimensioni e forme. Nelle case rurali viene utilizzata la forma dei mattoni forati soprattutto per l’areazione dei fienili e la sua essiccazione. Spesso esteticamente parlando le case a mattoni vengono utilizzate con il materiale a vista, a volte però si usano intonaci che creano una migliore resistenza all’erosione. Sono usati anche per gli archi e come sostegno dei pesi nelle murature che consentono di costruire case a più piani senza eccessivi problemi di stabilità. Infine il legno, ottimo isolante, è molto resistente al taglio ma poco alla compressione. Viene utilizzato per tetti, balconi, solai per la sua flessibilità e particolarità nella lunghezza delle travi. Nelle case di alta montagna è perfino utilizzato per canali di gronda e tegole in larice.

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