Pietro Porcinai e il giardino formale di Villa Ottolenghi

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Pietro Porcinai e il giardino formale di Villa Ottolenghi

Pietro Porcinai è nato a Fiesole nel 1910 ed è morto a Firenze nel 1986 è stato uno degli architetti del paesaggio italiano più importanti del Novecento, ha progettato sistemazioni paesaggistiche nelle scale più diverse: dal giardino al parco urbano, dall'area industriale al villaggio turistico, dall'autostrada all'area agricola. Tra i suoi oltre 1.100 progetti, realizzati in vari paesi del mondo, vi sono anche giardini-paesaggio, cioè giardini nei quali l'uomo sembra non aver fatto nulla.

Il giardino di Villa Ottolenghi in Borgomonterosso ad Acqui Terme, insignito dell'European Heritage Garden Award nel 2011, porta la firma del celebre architetto. Qui Porcinai modella le forme dell’ambiente per creare nuove armonie, inserendo tracce dell’agire umano come per esempio le straordinarie poltrone girevoli in pietra di Vicenza. L’architetto modifica il tracciato della strada di accesso al complesso della villa inserendo manufatti di arredo naturalistici: fa piantare siepi di biancospino e vari esemplari di lagerstroemia che, durante la stagione estiva, offrono un meraviglioso tocco di colore. Attorno alla zona degli artisti, struttura ubicata dall’altra estremità del parco rispetto alla villa residenziale, fa realizzare un ampio “tappeto erboso” che amplia la percezione dello spazio: al lato è situato un lungo percorso sovrastato da un pergolato di glicine o di bignonia, attraverso il quale si ammira la bellezza del parco e delle colline del Monferrato. Questa vastità di prato racchiude oltre arbusti ed alberi come il faggio, l’acero di montagna, il tiglio ed il pioppo, nel suo calpestio ospita la mentuccia selvatica che offre al visitatore un profumo penetrante. Una parte del giardino è soprannominata “giardino roccioso” o “collinetta giapponese" un intreccio armonioso tra piante ed arbusti provenienti da tutto il mondo e pietre affioranti che simboleggiano l’aspetto orientale della concezione di micromontagna. In esso si può ammirare nella sua bellezza di colore, l’albero della nebbia (Rhus cotinus) un esemplare di origine europea con infiorescenze dal rosa al fucsia e con foglie dal verde al rosso porpora che a fine estate tramuta il colore in una peluria grigio-crema molto folta che simula un paesaggio nebbioso. Il fiore all’occhiello dell’opera naturalistica del Porcinai è senza dubbio il “giardino formale” nel quale viene realizzata una struttura a scacchiera con piccole zone quadrate di verde o fiori , separate l’una dall’altra da una pavimentazione sempre della stessa forma, costruita con ciottoli di fiume che formano il disegno di fiori o frutti. La parte simmetrica disposta verso l’orizzonte della collina, è costituita invece da aiuole di bosso con all’interno rose profumate e dal diverso colore e da un meraviglioso filare di limoni disposto seguendo un attento schema geometrico di assi cartesiani, con vasi in cotto decorati in maniera classicheggiante.

Un'interessante giornata di studio è stata dedicata dall'Università degli Studi di Genova, Facoltà di Architettura, alla "Scuola di Porcinai", la giornata organizzata a cento anni dalla sua nascita, ha dato luogo ad una tavola rotonda tra autorevoli esperti all’ateneo del capoluogo ligure e coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare con questo preciso e attento disegnatore delle forme della natura (per maggiori info clicca qui).

Come spiega l'architetto Milena Matteini che ha lavorato nello studio Porcinai e che ha recentemente pubblicato un interessante volume sul Maestro, tre erano i punti fondamentali che muovevanola sua ispirazione: i sopralluoghi lunghi ed accuratissimi; l’analisi per i dettagli per non lasciare nulla al caso e la conoscenza dei materiali, non solo vegetali, per essere sempre aggiornati sulle innovazioni dei prodotti.

Esiste un'Associazione dedicata a Pietro Porcinai, il cui Presidente è Luigi Latini, che si pone l'obiettivo di promuovere la conoscenza, la tutela e la valorizzazione del lavoro del paesaggista fiorentino (maggiori info clicca qui).

 

 


 

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