Come restaurare le vecchie pavimentazioni interne in cotto

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DESCRIZIONE

L’utilizzo del cotto nelle pavimentazioni interne è piuttosto comune e spesso può essere rintracciato come materiale utilizzato anche all’interno degli edifici religiosi. La qualità delle argille attraverso la cottura ne caratterizza le cromie dal giallo al rosso brunito con variazioni cromatiche di grande effetto.
Il cotto è un materiale resistente all’usura con buone capacità di isolamento acustico e termico. Il suo utilizzo diffuso è dovuto alla grande disponibilità di argille del nostro territorio e alla sua semplice modalità di realizzazione (un impasto di acqua e argilla pressato in uno stampo che a seguito di essicazione e cottura in fornace porta al prodotto finito).


Materiali, tecniche e fasi operative

Oggi le pavimentazioni in cotto siano essere recuperate o realizzate ex-novo vengono posate su massetti livellati utilizzando una malta di calce di spessore massimo tre o quattro centimetri. In caso di recupero l’operazione è preceduta dalla cauta rimozione delle formelle da recuperare che vengono pulite da tergo e sul fronte principale e conservate in luogo idoneo prima di essere riposte in opera. Le pianelle delle pavimentazioni possono avere forma rettangolare o quadrata di due/tre centimetri di spessore e possono essere disposte a corsi paralleli o a spina di pesce.


Fasi operative:

  • preparazione del piano di posa previa accurata pulizia, successiva segnatura dei livelli del massetto e del pavimento finito a partire da un metro di altezza delle pareti;
  • in presenza di umidità diffusa si procede alla posa di igloo per garantire il corretto isolamento della pavimentazione dal terreno;
  • predisposizione del massetto di spessore dai tre ai quattro centimetri steso con la staggia tenendo come riferimento le poste di livello, successivamente viene compattato e livellato per creare il piano di posa degli elementi della pavimentazione. Successiva stesura di un sottile strato di calce idraulica prima di procedere alle operazioni di posa;
  • tracciamento effettuato sulla base di un disegno di progetto con fili battuti sul massetto, provvedendo alla misurazione degli angoli del vano. Successivo tracciamento della perpendicolare di riferimento in asse con la porta di accesso al vano, allineamento della fila centrale e successivo tracciamento della prima fila parallela alla parete della porta;
  • posa della pavimentazione in cotto e uso dei distanziali per uniformare le fughe, sigillatura dei giunti con una malta grassa a base di calce pigmentata secondo le esigenze. Prima che la malta faccia presa si pulisce il pavimento con una spugna umida ed abrasiva, appena inumidita, curando la nettezza dei giunti.

Raccomandazioni

Si raccomanda di verificare la pulizia del fondo e la corretta planarità del nuovo massetto. In presenza di pavimentazioni da restaurare si suggerisce – quando possibile – il recupero degli elementi mancanti da cantieri vicini.

    01 rimozione pianelle in cotto02 cernita ed accatastamento pianelle in cotto

Rimozione pianelle in cotto esistenti con cernita ed accatastamento degli elementi recuperabili

 

03 posa igloo 04 realizzazione massetto

Posa in opera igloo per migliorare l’isolamento del pavimento dal terreno e successiva posa di massetto

 

05 posa pavimentazione in cotto06 sigillatura e stuccatura finale pavimentazione in cotto

Posa in opera e stuccatura finale con malta di calce della pavimentazione in cotto recuperata

schede sovrapposte-250 BOTTONE schede tecniche

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    Cfr.,:A. B. Caldini, Progetto di restauro pieve cimiteriale di San Rocco a Felizzano (Al)

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