Utilizzo dell’ardesia nelle pavimentazioni

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Un altro uso diffuso dell’ardesia è nelle pavimentazioni, soprattutto in quelle degli edifici storici dove l’irregolarità del vano imponeva, al momento della posa, la regolarizzazione dell’area da pavimentare mediante l’uso di lenze tese all’interno delle quali si collocavano le lastre di ardesia in modo ortogonale mentre gli spazi laterali fuori squadra venivano riempiti in un secondo momento adattando le lastre a quelle precedenti.

 

Principali tipologie di pavimentazione:

  • Pavimento bullettonato ossia composto da ottagoni di ardesia e quadrati di marmo: è la tipologia più diffusa in età pre-industriale sia all’interno che all’esterno degli edifici. In esterno si usava nei giardini, sulle terrazze e nei camminamenti mentre all’interno per scale e pianerottoli o nei vani abitati. Gli ottagoni di ardesia avevano forma regolare ricavata dal tracciamento secondo le regole del Serlio (cfr., Trattato di Sebastiano Serlio), le dimensioni delle lastre si sono poi diversificate negli anni anche se emerge una progressiva diminuzione delle misure mano mano che si sale di piano, ovvero diminuivano di spessore quando erano usate nei piani alti quindi nelle zone non di rappresentanza del palazzo. La lastra, nel senso dello spessore, veniva realizzata a tronco piramide per due ragioni: diminuire la dimensione del giunto e quindi della malta a vista e assicurare una migliore adesione laterale alla concrezione della malta. I quadrati di marmo potevano essere sostituiti dalla Pietra di Finale.
  • Pavimento in quadrati di ardesia e marmo: altra tipologia piuttosto frequente quella caratterizzata dall’uso alterno di lastre quadrate di ardesia e marmo poste in opera con il cosiddetto metodo “a pisso de mandillo” ossia mantenendo un’angolazione di 45° rispetto ad uno dei lati di partenza. E’ il sistema che più di tutti garantisce l’eliminazione ottica del fuori squadra dei muri perimetrali, molto diffusi nelle abitazioni storiche.
  • Pavimento in lastre quadrate di ardesia: con uso unico dell’ardesia detto “chiappasolo” usato prevalentemente in esterno dove le dimensioni aumentavano attorno ad un quadrato con un lato di 50 cm. E’ stato anche usato negli atri e nelle zone di passaggio esterne ed interne, oltre che sulle terrazze.
  • Pavimento a rombi di ardesia e marmo: caratterizzato dall’uso alterno di ardesia e marmo bianco di Carrara a forma di parallelogrammi equilateri nei quali le diagonali erano bisettrici degli angoli e perpendicolari tra loro con angoli interni uguali a due a due.
  • Pavimento ad ottagoni non regolari con quadretti di marmo: caratterizzato dall’uso di lastre ottagonali non regolari di grandi dimensioni (150-180 cm) tali da potere essere considerati dei rettangoli con angoli smussati. Il tocchetto di marmo bianco risulta pertanto sottodimensionato a livello cromatico fino a scomparire.
  • Pavimento ad ottagoni non regolari con rombi in marmo: è una variante al tipo precedente rispetto al quale varia l’angolo di smussatura della grande lastra di ardesia. Anche questa tipologia era utilizzata prevalentemente al piano terra nelle parti comuni e di passaggio.
  • Pavimento ad ottagoni regolari di ardesia e quadretti di marmo come tarsia centrale: è una variante del pavimento bullettonato arricchita al centro di ogni ottagono di ardesia con un quadretto di marmo bianco.
  • Pavimento ad ottagoni regolari di ardesia ed elementi quadrilobati come tarsia centrale: è una variante più complessa di quella precedente dove i quadrilobi centrali possono essere semplici o complessi, è una tipologia in uso ancora oggi nota con il nome di “pavimento a giglio”. Oggi queste tarsie sono realizzate meccanicamente mentre una volta erano il frutto del lavoro degli scalpellini.
  • Pavimento a lisca di pesce in ardesia e marmo: è una tipologia frequente nelle zone di maggior passaggio, le lastre di ardesia e marmo hanno dimensioni uguali e sono poste alternativamente rovesciate le une rispetto alle altre. Le dimensioni sono piuttosto grandi con il lato maggiore variabile dai 40 ai 50 cm. Questa tipologia era in uso anche negli edifici religiosi.

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Galleria fotografica di alcuni esempi dell'utilizzo dell'ARDESIA nelle pavimentazioni

 

 

 

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