Dalle vallate di Cuneo due meravigliose rarità: i murales di Pinocchio a Vernante e i ciciu in località Villar di San Costanzo

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Vernante, piccolo centro nella valle Vermenagna in provincia di Cuneo nella vallata che conduce a Limone Piemonte ed al Colle di Tenda, rappresenta l’unico paese al mondo ad avere i Murales di Pinocchio dipinti sulle case. I creatori della maggior parte dei murales sono vernantesi che nel lontano 1954 vollero onorare l’artista Attilio Mussino, incominciando questa particolare narrazione della favola di Pinocchio. Oggi sulle facciate delle case si contano oltre 150 murales.

Mussino, torinese di nascita, visse gli ultimi anni della sua vita a Vernante (dal 1944 al 1954) e fu soprannominato “Zio di Pinocchio” per avere illustrato moltissimi libri della celebre favola di Collodi. Nel 2005 è stato inaugurato il Museo Attilio Mussino nel quale, oltre a conservare e divulgare le opere dell’artista, sono presenti tavole, dipinti, bozzetti, libri che mostrano l’arte ingegnosa del disegnatore; perfino sulla sua tomba è posta la statua di un Pinocchio in lacrime.

Vernante e tutta la zona fanno parte del comprensorio del Parco delle Alpi Marittime nato nel 1980 come Parco Naturale dell’Argentera, la vetta più importante. Nel 1993 questo piccolo centro ha ricevuto il diploma europeo delle aree protette e nel 1995, attraverso una legge regionale, è stato creato lo statuto del Parco.

Dal punto di vista naturalistico è una vallata meravigliosa immersa tra il verde e le rocce montuose; i vari torrenti che nascono dalle Alpi Marittime e scendono a valle sfociando tra la Liguria e la Provenza in Francia modellano il territorio rendendolo un angolo di paradiso. La flora e la fauna regalano una infinità di specie una più bella dell’altra; il tutto circondato da picchi montuosi alcuni dei quali superano i tre mila metri di altezza. A pochi chilometri da Vernante c’è il confine di stato con la Francia attraverso il Colle di Tenda con una galleria di più di 3 chilometri inaugurata nel 1883.

Da una vallata all’altra cambia protagonista ma lo scenario della natura rimane incontaminato e da mozzafiato. Siamo in Val Maira lungo il torrente omonimo circondato da borghi antichi ed incasellato tra montagne a picco che superano i tre mila metri; tra queste località montuose incontriamo, ai piedi della vallata, Villar San Costanzo, famosa per una abbazia del periodo longobardo costruita attorno al 700 d.c.. Dal 1989 tale zona è riserva naturale amministrata dal Parco del Marguareis, grazie alla presenza di strutture particolari di pietra a forma di fungo chiamate “Ciciu“. Si tratta di vere e proprie piramidi di terra venutesi a creare con l’erosione: queste hanno avuto origine dall’ultima era glaciale a seguito dell’esondazione di un torrente, affluente del Maira, che ha portato le sue acque ad erodere le pendici di un monte esistente i cui detriti portati a valle hanno creato questi monumenti naturali. Ovviamente nei secoli sono state narrate numerose leggende circa la formazione di questi funghi, quella più diffusa evoca il miracolo di San Costanzo, legionario romano, martirizzato durante la persecuzione dei cristiani.

La leggenda racconta che Costanzo, per difendersi dai suoi inseguitori, scagliò loro una maledizione che li trasformò in pietre poiché però erano numerosi riuscirono comunque a raggiungerlo e giustiziarlo.

Vallate ricche di storia, di leggende, di spettacoli naturali, di tradizioni, quasi un mondo a sé lontano dal progresso ed ancora ricco di sorprese da scoprire tra le bellissime cime montuose.

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