La maestosità del Santuario della Madonna Nera nel Sacro Monte di Oropa

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oropa-alpi-biellesi-santuario-madonna-neraIl meraviglioso Santuario di Oropa si erge in una suggestiva vallata inclusa dal 2005 nella riserva naturale del Sacro Monte di Oropa, dominata dal Monte Mucrone a 2335 metri di altezza, una delle perle delle Alpi biellesi nella sezione delle Alpi Pennine. Di notevole attrazione naturalistica è il vicino Lago del Mucrone a 1900 metri, circondato da rocce frastagliate e da una visione meravigliosa delle vette alpine. In questo straordinario scenario da mozzafiato si erge il Santuario di Oropa che la leggenda vuole essere sorto nel luogo dove Sant’Eusebio, primo vescovo di Vercelli, nel IV secolo depose la statua della Madonna proveniente da Gerusalemme (all'interno di una caverna). Le fonti documentarie attestano che nel XIII secolo erano presenti due chiese quella di Santa Maria e quella di San Bartolomeo, punto di riferimento per i viaggiatori e che nel 1418 molti pellegrini giunsero in questa zona per venerare la Madonna nera. Cuore del Santuario è la basilica antica eretta nel 1600 (ed inaugurata nel 1620) come ex voto della città di Biella dopo l’epidemia di peste di fine ‘500. La facciata semplice ed elegante con venature verdastre della pietra della vallata, è impreziosita dal portale più scuro che riporta in alto lo stemma sabaudo sorretto da due angeli in pietra. Sorge nel luogo dove era situata la trecentesca chiesa di Santa Maria, ha al suo interno il prezioso Sacello Eusebiano del IX secolo e conserva preziosi affreschi trecenteschi riproducenti scene dell’Annunciazione e della vita della Madonna e di alcuni Santi tra i quali San Bartolomeo molto venerato a cui era dedicata una delle due primitive chiese. All’interno del Sacello è custodita la statua della Madonna nera che rappresenta Maria in posizione eretta con in braccio il Bambin Gesù presentato al tempio; il Bambino ha in mano una colomba che offre al Signore. Il volto della Madonna e di Gesù sono neri, il legno della statua è il cedro, mentre l’abbigliamento semplice è simbolo di arte arcaica; in origine la Madonna non reggeva il pomo d’oro aggiunto successivamente come ex voto di ringraziamento per i miracoli ricevuti. Secondo la tradizione Sant’Eusebio avrebbe nascosto la statua della Madonna tra le rocce nel luogo in cui nel XVIII la popolazione di Fontanamore in Val d’Aosta avrebbe eretto una cappella. Tra i periodi di massimo splendore della cappella è certamente la fase barocca quella più interessante in quanto la Casa Savoia convoca a lavorare sul posto architetti illustri e di granfama tra i quali Filippo Juvarra a cui si deve tra l’altro la monumentale Porta Regia.  All’interno della chiesa di notevole pregio è la Via Crucis bronzea dono di un medico di ritorno dalla prigionia nazista e l’organo, di raro valore, composto da 2000 canne a cui viene aggiunto l’organo celeste, un particolare modulo oscillante dello strumento stesso. Nel XIX secolo per far fronte ad un numero sempre crescente di pellegrini si decise di dare avvio alla costruzione di una nuova chiesa, iniziata nel 1885 e terminata nel 1960. Si tratta di una costruzione monumentale caratterizzata dalla presenza di tre portali in bronzo e una cupola che si erge a 80 metri dal pavimento. All’interno si possono ammirare l’altare maggiore sormontato da un baldacchino in metallo su basamento di lastroni di pietra di Oropa e sei cappelle ognuna dedicata ad un mistero della vita della Madonna. Nel 1989 il Santuario di Oropa ha avuto l’importante visita di Giovanni Paolo II.

 

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