Le preziose collezioni custodite in Palazzo Tursi a Genova

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Visitando, attraverso un percorso espositivo, le varie sale di Palazzo Tursi, sede del comune di Genova, un’attenzione curiosa e particolare meritano le collezioni legate alla storia della Repubblica di Genova. Molti sono gli ambienti che accolgono oggetti di ceramica e manufatti liguri distinti in due settori: uno riguardante vasellame da mensa e l’altro vasi farmaceutici. E’ una dinamica molto importante che, oltre a valorizzare la storia di una produzione artistica nell’ambito della Repubblica di Genova, ne valorizza il ruolo nella storia all’interno del mondo occidentale. La produzione nello specifico di maiolica passa attraverso i secoli, dal XVI al XVIII, ed è uno dei settori più produttivi dell’antica Repubblica. Le ceramiche, conosciute in tutto il mondo, sono create da manifatture ubicate sia a Genova che ad Albisola e Savona. I prodotti del XVI e XVII secolo sono dipinti in blu su sfondo bianco, invece quelli del XVIII secolo sono a più colori. Di straordinario pregio sono anche i rari pezzi da collezione di Giacomo Boselli, il più noto ceramista savonese del XVIII secolo, il quale riprende il gusto del tardo rococò ed i soggetti orientali tipici della sua epoca. La sezione dei corredi farmaceutici racchiude pezzi provenienti da due antichi ospedali genovesi: Pammatone e degli Incurabili, sorti nel XV secolo nella zona detta di Piccapietra, divenuta nel XIX secolo centro della città a pochi passi dalla celeberrima piazza De Ferrari. Nelle svariate vetrine si possono ammirare oggetti che rappresentano uno dei più importanti patrimoni dell’arte farmaceutica italiana. Sono vasi in maiolica istoriati con soggetti di gusto barocco sia sacri che mitologici che richiamano i dipinti e gli affreschi che abbelliscono i grandi palazzi dei nobili genovesi dell’epoca. Oltre ai vasi destinati a conservare le sostanze medicamentose, testimonianza unica dell’alto livello raggiunto dalla ceramica nell’antica Repubblica di Genova, in questa sala sono conservati molti antichi strumenti in uso per secoli dai farmacisti come mortai, alambicchi che, assieme ad altri strumenti chirurgici ospedalieri, costituiscono una raccolta di immenso interesse e valore per la storia della scienza. Di notevole interesse sono sicuramente le collezioni di monete e medaglie, doni di importanti lasciti al comune di Genova a partire dal XIX secolo. Infine notevole importanza merita la sezione dedicata a pesi e misure che rappresentano la secolare vocazione dei genovesi ai commerci ed ai traffici con l’Oriente. Troviamo una serie di oggetti prototipi di misurazione prima dell’avvento del sistema metrico decimale: sono strumenti in bronzo, ferro e rame che servivano come modello ai fabbricanti di pesi e misure in caso di necessità legali nei commerci.                                                                        

 

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