Il patrimonio sotterraneo delle Grotte di Borgio Verezzi nel savonese
Le grotte Valdemino, meglio note come grotte di Borgio Verezzi, località costiera in provincia di Savona, sono un insieme di cavità carsiche di estremo valore ed interesse turistico. Sono un classico esempio di erosione secolare dell'acqua attraverso la roccia: in questo territorio si parla di cavità già in epoca antica legate a fenomeni idraulici con "scomparse nel sottosuolo" di tratti di alcuni rii che poi sgorgavano da fenditure rocciose per creare piccoli laghetti, uno dei quali ancora esistente.
Da un punto di vista chimico la pioggia ricca di anidride carbonica, entrando nel terreno, si trasforma in una sostanza costituita da una soluzione di acqua ed acido carbonico; questo composto, attaccando la roccia calcarea, la trasforma in bicarbonato di calcio che rimane sciolto nell'acqua e penetra all'interno delle cavità. Le grotte quindi si formano dalla corrosione nel tempo di questa soluzione acida; altro fenomeno fa scomporre il bicarbonato di calcio in acqua, anidride carbonica e carbonato di calcio, quest'ultimo elemento crea la bellezza dei stalattiti e stalagmiti.
Negli anni venti del secolo scorso, per porre una soluzione alle frequenti alluvioni, si era deciso di allargare queste fratture rocciose sotterranee dove i rii scomparivano, si è così creato un pozzo di quasi dieci metri di profondità per convogliare le acque dei rii, un lavoro ad oggi ancora da completare.
Negli anni Trenta, lo sprofondamento di alcuni frammenti di roccia aveva creato una piccola fessura attraverso la quale passarono tre ragazzini del luogo grazie ai quali sono state scoperte queste splendide grotte. Il periodo storico non era dei migliori per interessarsi di questa importante scoperta e quindi fu necessario attendere il 1951 quando lo speleologo Giovanni Dentella intraprese una spedizione attraverso le grotte per alcuni chilometri tra sale e gallerie, realizzando un percorso turistico inaugurato nel 1970.
In queste grotte non sono stati rinvenuti resti umani ma soltanto reperti animali tra cui un rinoceronte, un elefante, una tigre, un coccodrillo, un orso, un mammut, uno stambecco e un cervo che vivevano in Liguria oltre mezzo milione di anni fa. Questo testimonia la presenza di periodi anche glaciali che hanno caratterizzato gli ultimi due milioni di anni di vita nel nostro pianeta.
Il percorso turistico è di ottocento metri una delle attrattive più emozionanti e suggestive sono le acque limpidissime dei numerosi laghi in aggiunta alle stalattiti che cadono dalle pareti in ogni direzione.
La grotta, che ha una temperatura costante di sedici gradi con il 90% di umidità, ha tra le curiosità più affascinanti il "Manto di San Martino" una particolare formazione che ricorda il drappo di un tessuto; "le Campane dei Mari" che sono stalattiti sonore, le quali, se percosse, producono un suono simile ai rintocchi delle campane. All'interno della grotta esistono anche particolari forme di stalattiti molto eccentriche dalle forme a gomito, createsi dalla porosità della roccia. I piccoli laghi verde smeraldo sono alimentati dalle acque piovane, che si alternano a stanze meravigliose modellate a canyon, a candelabro, a pagoda fino ad arrivare ad altre particolari forme di stalattiti filiformi lunghi anche un metro, che vibrano al suono delle voci.
Le grotte rappresentano un ambiente vivo, in continua evoluzione, la loro bellezza mozzafiato e suggestiva lascia un ricordo indelebile e rappresenta un prezioso spettacolo che la natura ci ha donato.