In arrivo le nuove NORME TECNICHE per l’adeguamento antisismico

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Lo fa sapere il Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) che sta lavorando alla revisione della Circolare 617/2009 esplicativa delle NTC 2008 (DM 14 gennaio 2008), per aggiornarla alle modifiche apportate alle NTC licenziate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nel novembre del 2014.

Il testo fissa i principi da seguire nel progetto, nell’esecuzione e nel collaudo delle costruzioni e le prestazioni che gli edifici devono raggiungere in termini di resistenza meccanica e stabilità.

La novità è l’adeguamento antisismico degli edifici esistenti sulla base di standard meno stringenti rispetto a quelli che saranno applicati alle nuove costruzioni.

Pare inutile sottolineare come il nostro bel Paese sia caratterizzato da elevata sismicità che si distribuisce sul territorio nazionale con diversi livelli di gravità. Le più recenti normative hanno preso atto della presenza di una pericolosità sismica diffusa che non risparmia zone che le precedenti classificazioni dichiaravano esenti da una probabilità di eventi sismici di un qualche rilievo.

Questa circostanza ha accentuato la presenza sul territorio italiano di edifici, anche abbastanza recenti, che benché costruiti a norma di legge, non rispondono ai requisiti delle zone sismiche.

Un patrimonio edilizio secolare, l’assenza di criteri sismici nella progettazione in quanto non richiesti all’epoca, gli interventi di modifica architettonica senza le adeguate verifiche strutturali, sono alcuni dei fattori che rendono il patrimonio edilizio italiano a maggiore rischio sismico.

Molto si deve fare anche sulla percezione del rischio sismico che torna inevitabilmente in mente ricordando gli eventi tragici dell’Aquila 2009 e dell’Emilia Romagna 2012.

Gli interventi finalizzati al miglioramento sismico degli edifici richiedono un’analisi non soltanto strutturale, a titolo di esempio pare indispensabile sapere riconoscere il linguaggio architettonico e meccanico delle costruzioni murarie, evitando incompatibilità meccaniche, fisiche e chimiche.

Durante i restauri è sempre auspicabile il minimo intervento, contemperando sicurezza e conservazione e valutando con attenzione l’interazione dell’edificio in esame all’interno del contesto edilizio.

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