Le due chiese pievane di San Pietro a Volpedo e di San Giovanni Battista al Piano a Lerma

La provincia di Alessandria conserva un patrimonio culturale, storico, artistico dedicato all'arte sacra di immenso valore.

Da un'analisi degli ultimi argomenti da me trattati mi sono accorta che gli articoli che parlano "in pillole" delle piccole chiese pievane dei borghi minori hanno molto seguito probabilmente perchè trattano del nostro territorio e perchè si tratta di piccoli edifici che raccolgono il sentimento di un intero paese dalla radicata identità locale. Proprio per questa ragione ho deciso di continuare su questa scia dedicandomi all'architettura minore a carattere devozionale.

In questo articolo tratterò in maniera sintetica della Pieve di San Pietro a Volpedo e di quella di San Giovanni Battista al Piano

La Pieve di San Pietro in Val Curone è uno dei gioielli più belli del tortonese: di stile romanico la sua origine risale al X secolo. Nel XV secolo l'edificio subisce diverse modifiche anche se tutt’oggi conserva ancora importanti elementi originali come la facciata e l’interno basilicale a tre navate con abside semicircolare. All’interno si possono ammirare preziose opere pittoriche collocabili tra il XV e XVI secolo tra cui un Cristo Giudicante in mandorla nella volta del catino absidale, i dodici apostoli, una Vergine con Bambino ed un affresco del Re David emerso da un altro dipinto sovrastante. I pilastri sono abbelliti da affreschi raffiguranti un ciclo di figure di Santi e Martiri tra cui Cosma e Damiano e Sant’Antonio da Padova.

La Pieve di San Giovanni Battista al Piano è ubicata nel territorio di Lerma nell’ovadese, antico possedimento inizialmente di famiglie nobili tra cui i Doria e successivamente della Repubblica di Genova nel XIV secolo e per ultimo della famiglia Spinola fino al XVII secolo. La pieve romanica rappresenta il primo nucleo di Lerma, era la prima parrocchiale ora trasformata in cappella cimiteriale, una delle uniche nella zona a mantenere le primordiali caratteristiche. Ha la forma di una semplice capanna com’era nell’uso contadino con le pareti esterne rivestite da un impasto di calce e sabbia; la facciata è abbellita da un affresco di San Cristoforo del 1512. All’interno troviamo una serie di pitture molto interessanti che rappresentano soggetti di Santi, di storie della Passione di Cristo ed affreschi realizzati in varie epoche. Di pregio il catino absidale che presenta un Cristo in mandorla attorniato dai simboli dei quattro Evangelisti e nell’arco figure di profeti e Sibille. Queste ultime decorazioni risalgono al secolo XVI e con tutta probabilità sono della stessa scuola pittorica.

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