L’opera dello scultore genovese A. M. Maragliano tra liguria e piemonte

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L'opera dello scultore genovese Maragliano tra liguria e piemonte

L'antica Chiesa di San Filippo Neri, nei caruggi genovesi, costruita tra il XVII ed il XVIII secolo custodisce al suo interno importanti capolavori tra i quali spicca la celebre Pietà (1710-1715 in legno scolpito e dipinto) dello scultore genovese barocco Anton Maria Maragliano (1664-1739). Molte sono le opere del Maragliano conservate nelle chiese genovesi anche se la sua fama è sconfinata e passando da Ventimiglia a Luni lascia molte tracce in chiese ed oratori del basso Piemonte.

Maragliano fu un genio del barocco e prese spunti da diversi pittori, primo tra tutti Domenico Piola, riuscendo a cogliere l’essenza dell’arte berniniana e interpretarla con un linguaggio ad un tempo teatrale e naturalistico. 

Nel 2018 Genova gli ha dedicato un'importante mostra monografica allestita a Palazzo Reale e curata da Daniele Sanguineti con la direzione di Luca Leoncini dal titolo Maragliano 1664-1739. Lo spettacolo della scultura in legno a Genova.


La Pietà nella Chiesa di San Filippo Neri a Genova

Nella Chiesa di San Filippo Neri il volto della Madonna è dolce e pieno d’amore in grado di trasmettere serenità nella sua contemplazione verso Dio per la gioia del dono immenso del Figlio Gesù. Al tempo stesso però il suo sguardo di madre afflitta per la morte del figlio rievoca la drammatica scena della Deposizione.

Pur nella visione scultorea sembra che il Maragliano volesse creare un senso di movimento al suo capolavoro, ponendo l’accento sulla ricchezza dei manti giocando con i contrasti di colore e con le linee della postura delle mani. Si nota, inoltre, la cura dei particolari come nei capelli che ricadono sul collo di Gesù oppure nelle labbra che sfiorano la mano del Figlio di Dio.


Alcune delle opere del Maragliano nella Diocesi di Acqui

La Diocesi di Acqui annovera diverse opere di questo artista, tra queste si segnalano il grande gruppo scultoreo raffigurante San Giovanni a Patmos conservato presso l'Oratorio del SS. Suffragio di Ponzone (Al),  il bellissimo Crocifisso ligneo commissionato dalla Confraternita della S.S. Annunziata allo scultore nel 1712 conservato nella Chiesa di San Giorgio a Carpeneto (Al) e la "macchina processionale" che raffigura la decapitazione di San Giovanni Battista conservata nell'Oratorio di San Giovanni Battista ad Ovada (Al): uno dei capolavori del barocco ligure-genovese classificata tra le migliori opere di questo scultore.

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