Quali piante scegliere per realizzare una parete verticale a casa nostra?

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In altri articoli abbiamo già avuto modo di spiegare come la scelta di un rampicante può contribuire a protegge i muri di casa nostra dalle intemperie, dall’eccessivo calore del sole, impedendo l’accumulo di calura durante le giornate estive. Ciò nonostante continua ad esistere una forte diffidenza verso i rampicanti soprattutto per l’idea che possano portare animali o danneggiare i muri. E’ pertanto davvero importante sceglierle con accortezza…                                                                                                Tra i fattori preliminari di cui tenere conto vi è certamente l’azione del vento, che agisce sulla parete verde con forza traente verso l’esterno. Per questi motivo abbiamo già spiegato l’importanza di porre in opera strutture di sostegno che consentano al rampicante di attaccarsi direttamente al muro. Un altro elemento di cui tenere conto è il colore della parete, sono da sconsigliare quelle di colore bianco per la forte luce riflessa troppo diversa dalle caratteristiche ambientali che si verificano in natura come pure sarebbero da evitare tutte quelle troppo impattanti (i colori troppo forti e piatti). Occorre poi valutare l’esposizione, la quantità di superficie da coprire (è preferibile un’unica specie soprattutto in ragione dei futuri interventi di potatura), è consigliabile piantare a terra (e non in vasi) il rampicante scelto perché così si assicura una crescita migliore e si riducono i costi di manutenzione. Se si opta per un glicine, trattandosi di una pianta molto vigorosa, occorre tenere presente che le radici potrebbero arrecare danni alla struttura dell’edificio nel caso in cui si dovesse trovare in condizioni di mancanza di terra, aria e acqua. Sulle pareti degli edifici è bene usare piante rampicanti a foglie caduche come le viti vergini, piante così esuberanti che possono raggiungere anche i 20 metri d'altezza: un esemplare di questa pianta è la vite del Canada, una pianta ornamentale molto apprezzata per il colore rosso acceso che il suo fogliame prende in autunno. Non ha particolari esigenze, ma predilige i climi miti e le posizioni soleggiate. Viene perciò solitamente impiegata per coprire opere di muratura o per formare barriere naturali, dopo aver predisposto in precedenza strutture di appoggio. Anche la vite americana ha caratteristiche simili: si tratta di una pianta rustica molto diffusa anche spontaneamente, dalle spiccate caratteristiche rampicanti dei suoi viticci che le permettono di aderire su muri o altre superfici senza bisogno di sostegni. Tra i pregi della vite americana c'è una buona resistenza al freddo e all'inquinamento. La Clematide, invece, è più adatta invece all'ornamento che non alla copertura di superfici ed è particolarmente apprezzata per le sue fioriture. È una pianta adatta a posizioni soleggiate e alla base dev'essere protetto da pacciamatura sia in inverno sia in estate. La Bignonia, al contrario, ha un portamento lussureggiante che ricorda le fronde di felci, e fioriture abbondanti, che in autunno assumono un sfumatura rosso-arancio.

 

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