Terme di Acqui agli svizzeri: quale nuovo futuro per la cittadina termale?

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Dopo un’estenuante trattativa durata moltissimi mesi, per le Terme di Acqui, si prospetta un nuovo futuro: difficile predire se sarà buono o cattivo, lo si saprà soltanto dopo che la "South Marine Real Estate", che fa capo all’imprenditore elvetico Gianlorenzo Binaghi, presenterà il piano industriale che dovrebbe rilanciare il settore economico determinante per la città.
Ecco i fatti che hanno portato a questa eventuale "nuova vita" del centro termale molto considerato in passato e finito un po’ ai margini nonostante le cure benefiche delle acque continuino ad essere salutari.

A fine luglio, FinPiemonte, la finanziaria regionale che detiene il pacchetto di maggioranza delle strutture termali, ha valutato le due offerte, ricevute per l'aggiudicazione del pacchetto azionario pari all'80,5% di Terme spa. Con un'offerta di 16 milioni 465 mila euro il pacchetto è finito nelle mani della holding svizzera "South Marine Real Estate" che ha offerto 1 milione e mezzo di euro in più rispetto alla base d'asta (attestata a 15 milioni) e superiore all'altro concorrente per acquisire le azioni Terme Spa, il gruppo di imprenditori acquesi Orione.

Una offerta "bollente" che ha portato Finpiemonte insieme a Terme Spa ad optare per l'offerta elvetica e scegliere chi crede investendo di più nel rilancio delle cure termali acquesi e le stesse Terme spa, presiedute dall’avvocato torinese Stefano Ambrosini, per la società svizzera.

Il probabile acquirente Gianlorenzo Binaghi (esistono ancora 60 giorni di prelazione entro i quali i soci di minoranza potranno appellarsi chiedendo di acquistare in proprio le azioni), a cui fa capo la società svizzera, impegnato non senza qualche forte critica e polemiche, nello smaltimento dei rifiuti, avrebbe già chiare le idee per un rilancio in grande stile delle terme di Acqui, avviando importanti investimenti indirizzati dal settore benessere alla farmacologia legata alle proprietà terapeutiche della Bollente, senza trascurare il settore riabilitazione.

Il piano industriale dovrà illustrare in quale maniera si intendono recuperare gli immobili che fanno parte del sistema termale come il Grand Hotel Antiche Terme ed anche un preciso piano di salvaguardia dei posti di lavoro con un piano di sviluppo adeguato al rilancio dell'economia cittadina legata al sistema – terme.


Ti terremo aggiornati sull’evoluzione di questa notizia che riguarda un importante territorio della Regione Piemonte.
[Estratto da http://www.langheroeromonferrato.net]

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