Tra Alto Monferrato e Liguria il santuario della Madonna delle Rocche a Molare

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L’imponente struttura del santuario della Madonna delle Rocche si erge nella frazione omonima di Molare al confine tra Alto Monferrato e Liguria nella fascia dell’Appennino.

Come tramanda la tradizione, testimoniato anche da documentazioni storiche, il santuario ebbe origine nel luogo dell’apparizione (XVI sec.) della Madonna ad una donna durante la salita al monte nell’atto di portare al marito delle erbe cotte. In tale luogo venne portata una croce e successivamente un quadro che fu collocato nella cappella degli ex voto della nuova struttura: il quadro rappresenta la Madonna con il Bambino Gesù con ai suoi piedi San Giovanni Battista in tenera età ed accanto con tutta probabilità i vescovi San Guido e San Maggiorino.

I lavori del nuovo santuario iniziarono nel 1608 negli anni è stato ampliato suddiviso in tre navate nel 1661 e nei secoli successivi è stata rifatta la facciata, nel 1874 durante la consacrazione della chiesa è stato rialzato il campanile e dotato di nuove campane. Nel XIX secolo i padri passionisti vennero messi custodi del santuario ed incominciarono nuovi importanti lavori di restauro e conservazione; nel 1882 fu donato alla chiesa un meraviglioso organo.                                                       

L’interno conserva importanti opere pittoriche dei fratelli Ivaldi in particolare di Pietro detto “Il muto” come gli affreschi sulla vita della Madonna (nascita, sposalizio, fuga in Egitto, nozze di Cana). Sempre nelle navate del santuario si possono ammirare medaglioni ex voto, tele che rappresentano l’Immacolata e l’Annunciazione ed una colomba dorata che simboleggia l’infinito amore della Trinità. Di estremo valore sono le pale del pittore Giacinto Alberti raffiguranti San Lorenzo e la Madonna del Suffragio del XVII secolo, due tele del XX secolo con San Gabriele dell’Addolorata e San Paolo della Croce ed il pulpito in vari tipi di marmo. Dal 1923 al 1988 il santuario è stato sottoposto a nuovi lavori di ampliamento tra i quali l’abbassamento del pavimento per consentire la costruzione del grandioso altare maggiore in marmo con colonne ed una nicchia a mosaico dorato contenente la nuova statua della Madonna.                                                                       

Risale agli anni Sessanta l’imponente gradinata,il rifacimento del convento ed l'agiunta di nuove campane; infine più recente è il rivestimento in travertino della facciata,la nuova illuminazione e il pavimento interno della chiesa. Dal 1939, con il concordato tra stato e chiesa, l’amministrazione del Santuario è passata ialla Diocesi di Acqui e nel 1966 il santuario è diventato Parrocchia.

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