Bosio e il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo

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La possibilità di scaricare su questo portale le nuove Linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio del Gal Borba, ha motivato la scelta di presentare, anche con pochi cenni storici, i 58 comuni facenti parte di questo territorio. In questo articolo parliamo di BOSIO in provincia di Alessandria.

Il Comune di Bosio è situato sull’Appennino ligure all’interno del Parco naturale delle capanne di Marcarolo.

Il primo documento storico ufficiale risale al 1248 quando viene richiamato con il toponimo di Boxius e Buxeus durante la dominazione feudale del marchesato di Parodi.

Dopo il possesso durante il XV secolo della famiglia Sforza di Milano, nel 1625 il territorio venne distrutto durante la guerra tra Genova ed il ducato della famiglia Savoia. Nei secoli successivi fu annesso all’impero napoleonico ed incluso nella provincia di Novi ligure fino al passaggio ufficiale sotto la provincia di Alessandria nel 1859.

Durante la seconda guerra mondiale fu teatro di un drammatico eccidio presso il Santuario della Benedicta dove vennero uccise 147 persone dall’esercito tedesco. Il Sacrario della Benedicta è un cascinale diventato famoso durante la seconda guerra mondiale quando le forze nazi-fasciste rasero al suolo la struttura ed uccisero numerosi partigiani. Oggi si possono ammirare solo i ruderi ma il luogo è un segno concreto della storia del territorio. Vicinissimo al santuario l'accesso pedonale attraverso il bosco all'Ecomuseo di Cascina Moglioni, Ente di gestione delle aree protette dell'Appennino piemontese. Si tratta di un podere usato come museo e laboratorio didattico: gli edifici rurali e i terreni sono stati rivalutati per dar vita a questo progetto didattico.

    

Il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo è ricco di punti di interesse soprattutto dal punto di vista naturalistico: la mappa dell’area naturale presenta ben nove sentieri da percorrere a piedi, a cavallo o in mountain bike che consentono di scoprire luoghi unici e di visitare in un sol colpo vette, laghi e vallate. Monte Tobbio, Monte Prabacan, Monte delle Figne sono solo alcune delle vette che è possibile ammirare durante i percorsi del Parco naturale delle Capanne associandoli alla visita e alla vista mozzafiato dei Laghi della Lavagnina e dei Laghi del Gorzente, bacini artificiali costituiti per la produzione di energia idroelettrica, e dei numerosi corsi d’acqua tra i quali il Lemme, dal Passo della Bocchetta verso il Monferrato, il Gorzente, il Piota da Capanne.

Di valore architettonico è la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Marziano costruita sulle fondamenta di una ex cappella rurale risalente al 1200. Nuovi rifacimenti in epoca moderna hanno portato alla struttura attuale in stile neoclassico, in una delle nicchie della facciata si può ammirare la statua dell’Immacolata mentre il portale è sormontato da un mosaico dorato raffigurante San Pietro. All’interno troviamo pitture murali del XIX secolo ed opere in stile genovese.

 

 

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