La chiesa sulla fonte: quasi al via la campagna crowdfunding per Madonna della Fonte

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La chiesa sulla fonte: quasi al via la campagna crowdfunding per Madonna della Fonte

Mentre si perfeziona la campagna crowdfunding “Sostieni Madonna della Fonte” che sarà ufficialmente lanciata sulla piattaforma Produzioni dal Basso il prossimo 13 giugno 2021, il cantiere di restauro (avviato grazie ai fondi della CEI dell’8 per mille) sta dando importanti soddisfazioni.


L’avanzato degrado del piccolo edificio, decisamente peggiorato dopo la grande alluvione del 6 novembre del 1994, è sempre stato associato ai gravi problemi di umidità della chiesa costruita in prossimità di una fonte di acqua.

Durante la rimozione della pavimentazione per attuare le azioni di bonifica e risanamento previste dal progetto di restauro sono emerse importanti informazioni che trovano riscontro con le fonti storiche consultate.

E mentre nella chiesetta stanno per arrivare gli archeologi (la campagna archeologica è stata affidata a Lo Studio Srl, Società di ricerca archeologica di Alessandria) per approfondire la conoscenza di quanto ritrovato, ripercorriamo il racconto che fa della chiesetta Don Giovanni Pastorino, curato di Felizzano, raccoglitore di cronache e memorie storiche del paese.


Le memorie di Don Pastorino furono rielaborate e pubblicate postume nel 1908 ma presso l’Archivio Parrocchiale è conservato un suo manoscritto del 1888 (ricco di correzioni ed integrazioni) dal titolo “Memorie spettanti alle opere pie e Chiese di S. Michele in Felizzano” che parla del nostro edificio.

Don Pastorino dedica il Capo XIV del suo manoscritto al Convento dei Frati Osservanti che vivevano a Felizzano e racconta che avevano due chiese: una bella e spaziosa dedicata a San Bernardino l’altra a Santa Maria.

La prima era in alto, rivolta a ponente e come la seconda vicino al convento che le stava dietro. La seconda  “che è più piccola, umida non ha di bello che l’altare e la balaustra che sono di finissimo marmo, era situata al basso contro il colle su cui era il convento e in luogo umido e malsano“.

E ancora a proposito della nostra chiesetta Don Pastorino racconta “questa chiesa si appella della Madonna del Fonte perché sotto la medesima scaturisce un fonte di acqua limpida e fresca del Tanaro, perché in antico questo fiume le scorreva vicino e perché posta nella valle di detto fiume“.


Non c’è da stupirsi, quindi, se durante i lavori di restauro attualmente in corso, dopo la rimozione della pavimentazione esistente abbiamo ritrovato anzitutto un ingegnoso sistema di sopraelevazione del pavimento per isolarlo dalla parte più profonda ed umida della chiesa – sistema posto in opera durante gli anni Cinquanta per volere di Monsignor Quinto Gho  – e sotto questo sistema abbiamo ritrovato l’acqua della fonte che continua a scorrere sotto la chiesa.


Tornando al manoscritto, Don Pastorino racconta che dopo la soppressione dell’ordine dei frati da parte del governo di Napoleone, la chiesa di San Bernardino fu distrutta “con dolore di tutto il paese” come pure un braccio del Convento e l’altro trasformato in casa di civile abitazione con giardino ma la Chiesa di Santa Maria fu conservata.

E ancora racconta che le due campane della chiesa di San Bernardino furono tolte e portate sul campanile di San Pietro per ordine del Sindaco Ferrero che era parroco di detta Parrocchia come pure furono trasferiti a San Pietro alcuni quadri ed altri oggetti ed altri ancora furono comprati dalla chiesa parrocchiale di San Michele.

 

E’ interessante il fatto che, dopo la soppressione dell’ordine dei frati, ciascun parroco “pretendeva aver diritto sulla Chiesa di Santa Maria del Fonte e si intentò tra loro una lite dispendiosissima” finché il 30 aprile del 1819 per placare la controversia si stabilì l’amministrazione alternativa della chiesetta a ciascun parroco di due anni in due anni (quindi due anni al parroco di San Michele e poi due anni al parroco di San Pietro).


Curioso osservare come questo edificio, tanto disprezzato per i gravi problemi di umidità che ha sempre avuto, sia riuscito a sopravvivere alle demolizioni e alle liti sulla sua proprietà, giungendo fino a noi per spingerci a raccontarne ancora una volta la sua bella storia.


CONTINUATE A SEGUIRCI

Il 13 giugno 2021 ci sarà il lancio della campagna crowdfunding “Sostieni Madonna della Fonte” per cofinanziare i restauri in corso

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