Quali sono le caratteristiche dei canali di gronda e dei pluviali sulle facciate dei centri storici?

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Passeggiando nei centri storici di molte città mi è capitato di osservare con attenzione i canali di gronda e i pluviali delle facciate degli edifici storici: in molti casi questi sistemi di smaltimento delle acque sono realizzati in rame con uno sviluppo circolare consono alle tradizioni del luogo anche se non mancano esempi di pluviali in plastica o in lamiera verniciata.

Quasi sempre il loro posizionamento è oculato e studiato in relazione all'importanza dell'edificio e alla partitura compositiva della facciata, solo in alcuni casi sono presenti "nuovi inserimenti" spesso con tubi in acciaio davvero avulsi dal contesto. La connessione del canale alla gronda può essere realizzato sia in maniera diretta che tramite il cosiddetto imbuto di raccolta, in questo secondo caso l’imbuto è solitamente adeguato all’altezza e dimensione del fronte

I pluviali sono quasi sempre posizionati seguendo la linea verticale dell'estremità della facciata non sono quasi mai posizionati al centro della facciata se non per indispensabili provate esigenze funzionali, e comunque, sono posizionati in modo da non occludere la vista dei particolari architettonici e decorativi. In presenza degli aggetti delle cornici orizzontali ne rispettano l'integrità e l'assialità, sagomandosi secondo un andamento curvilineo.

Nella maggioranza dei casi la parte terminale dei pluviali è posizionata sotto traccia per circa 3 metri in alcuni casi ricavando un incavo nella muratura all'interno del quale è stato alloggiato il gambale quasi sempre in ghisa, in altri casi invece l'inserimento del pluviale è poi coperto e pertanto la discesa verticale nel muro (che si raccorda poi alla fognatura comunale) viene percepita soltanto quando si palesa con infiltrazioni e macchie segni di rotture interne.

   

Non mancano i casi di canali ed aggetti di gronda di rilevante ed autonomo interesse storico-artistico in molti casi ancora ben conservati e in altri ricostruiti nel rispetto delle forme, dei materiali, delle cromie e delle tecnologie tradizionali. Nei casi in cui la sostituzione degli elementi tradizionali è stata eseguita con materiali e colori estranei alla tradizione e alle tecniche costruttive locali l'effetto estetico finale non è quasi mai gradevole.

Esistono però alcune tipologie di edifici storici che sono nati privi di grondaie e pluviali è il caso, a titolo di esempio delle torri di avvistamento o delle antiche pievi. Quando si interviene per recuperare questi edifici gli approcci possono essere diversi e comunque validi se ragionevolmente motivati. A parere di chi scrive non sempre è percorribile la strada della conservazione assoluta dello stato di fatto specie quando il bene viene ad assumere una nuova funzione abitativa in altri casi, invece, è proprio la specifica tipologia architettonica e compositiva ad impedire di collocare in opera grondaie o pluviali. E' quindi importante analizzare caso per caso l'edificio che abbiamo davanti, effettuare confronti con esempi similari analizzare i pro e i contro di ogni intervento per cercare di percorrere la strada più giusta.

Vuoi un consiglio? Scrivici saremo lieti di darti un suggerimento!

 

 

 

 

 

2 pensieri riguardo “Quali sono le caratteristiche dei canali di gronda e dei pluviali sulle facciate dei centri storici?

  • 9 Ottobre 2023 in 10:08 PM
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    Buonasera, è giusto che un pluviale sia posizionato davanti A delle cassette di derivazione o elettricità varia?? Cioe cosi per lavorarci uno deve smontare il pluviale…grazie

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    • 11 Ottobre 2023 in 5:51 PM
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      Si è dato la risposta da solo

      Rispondi

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