Il Comune alessandrino di Quargnento paese natale del futurista Carrà

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Il Comune alessandrino di Quargnento è il paese natale del pittore futurista Carlo Carrà nato nel 1881, erede della tradizione ottocentesca e delle nuove correnti artistiche dell’epoca dal futurismo alla Metafisica.

L'origine di questo paese è antichissima e risale al 200 a.C. fu punto strategico dei Romani per il controllo delle popolazioni dei Liguri Statielli e divenne in seguito luogo di approvvigionamento per le vicine città di Asti, Tortona e Torino. Nell’VIII secolo divenne possedimento dei Vescovi di Asti, nel 1168 contribuì alla fondazione della città di Alessandria con l’invio di 40 famiglie che posero nel nascituro comune la loro residenza. La data del 1221 con l’editto di Ottone IV pose fine alla lite sulla mensa vescovile di Quargnento; nel XV secolo divenne feudo della sorella di Galeazzo Sforza. Dopo essere stata campo di disputa nella guerra tra Francia Spagna, nel 1723 fu annesso al Regno sabaudo.

Di particolare concezione è la piazza principale I maggio che costituisce una sorta di agorà ossia di luogo di riunione cittadina con attorno i monumenti più emblematici tra i quali la basilica di San Dalmazio consacrata nel 1111 ed edificata su un preesistente tempio romano dedicato a Diana come si evince dai resti dei materiali usati per la muratura. Dopo la sua distruzione ad opera del Barbarossa, la chiesa venne ricostruita nel 1270 e subì rimaneggiamenti nel XVI e nel XIX secolo come la realizzazione delle tre navate, possiede un’abside romanico ed una facciata decorata a strisce orizzontali. Nel 1992 Papa Giovanni Paolo II la proclamò basilica minore per la sua importanza storica ed artistica; è presente una chiesa sotterranea dove fino al XIX secolo si seppellivano i parroci ed i vescovi con abiti religiosi.

All’interno è possibile ammirare affreschi risalenti al XX secolo raffiguranti l'Ultima Cena e di altre immagini sacre, di pregio la Madonna con Bambino, San Pietro, San Dalmazio, l’Annunciazione e Dio Padre Benedicente polittico di Gandolfino da Roreto del XV/XVI secolo; inoltre di eccellente valore ancora un altro polittico dedicato a San Dalmazio in terracotta del XV secolo del maestro Filiberti riproducente Dio al centro tra l’Arcangelo e la Madonna e sotto San Dalmazio, San Primo e San Domenico.

Da ammirare ancora il bellissimo organo del XIX secolo, in facciata i mosaici recenti del maestro Narduzzi risalenti al 1985 ed il campanile del XVI secolo.

Il palazzo comunale di Quargnento è costruito con mattoni a vista ed è caratterizzato da un bellissimo portico, all’interno conserva copie degli stemmi di paesi limitrofi ed un affresco novecentesco. Si segnala, inoltre, la maestosa Villa Cuttica di Cassine: una costruzione del XVIII secolo voluta dal marchese come residenza estiva,la struttura è caratterizzata da un blocco a tre piani con mattoni a vista propria della tradizione piemontese del XVII e XVIII secolo.

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