Il piccolo comune di Casaleggio Boiro e il Castello dell’Innominato

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La possibilità di scaricare su questo portale le nuove Linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio del Gal Borba, ha motivato la scelta di presentare, anche con pochi cenni storici, i 58 comuni facenti parte di questo territorio. In questo articolo parliamo di CASALEGGIO BOIRO in provincia di Alessandria.

Casaleggio Boiro è un piccolo comune rurale del Gal Borba che rientra nel territorio delle Capanne di Marcarolo lungo la riva del torrente Gorzente.

La sua storia è molto antica, il primo documento ufficiale risale al 1003 ed è un atto di donazione del marchese Adalberto al monastero di Castiglione (diocesi di Parma). Nell’XI e dopo varie vicissitudini nel XV secolo fu sotto la giurisdizione di Parodi verso la quale venivano pagati tributi e pedaggi.

Nel XIV secolo passa nelle mani del marchesato Paleologo del Monferrato, per secoli fu un luogo strategico lungo le vie di comunicazione tra la Lombardia, il Piemonte e la Liguria. Nel Quattrocento fu territorio di passaggio di diversi eserciti stranieri verso le capanne di Marcarolo durante le varie dispute tra le famiglie genovesi prima e successivamente tra l’esercito francese e Carlo V, imperatore del Sacro romano impero che aveva invaso la città di Torino. Nel XVI secolo estintasi la dinastia dei paleologi, il borgo passò ai duchi di Mantova che investirono un membro della famiglia genovese degli Spinola come garante del loro dominio; lo sfruttamento dei boschi del Marcarolo fu teatro di forti attriti e pagamenti di salati pedaggi.

Nel XVIII secolo attraverso parentele e matrimoni combinati il feudo passò da Luca Fieschi, parente degli Spinola, alla sorella vedova Ristori ed infine alla famiglia Guiglia tra l’altro attuale proprietaria del castello.

Tra le sue principali attrattive artistiche ed architettoniche c'è sicuramente il suo castello (di proprietà privata), uno dei più antichi del Monferrato collocato in una posizione suggestiva, siolato su un poggio, fra le propaggini sudorientali del Piemonte, quasi in prossimità della Liguria. Alcuni autori lo fanno risalire al X secolo. Rimaneggiamenti e ricostruzioni hanno modificato le strutture originarie; vi sono infatti aggiunte rinascimentali, come la torre tonda di spigolo, ed altre addirittura barocche. La torre quadrata supera di poco l'altezza delle cortine a cui va aggiunta la torre circolare, elementi questi che non riescono a movimentare la massa piuttosto inerte dell'edificio. Nonostante ciò la struttura del castello di Casaleggio Boiro cosi come quella di molti altri edifici civili o fortificazioni dell'Ovadese e dell'Oltregiogo interessò anche Alfredo d'Andrade. Il Castello è anche famoso in quanto in questo maniero sono state girate alcune scene di una famosa versione televisiva dei " Promessi sposi " diretta da Sandro Bolchi e con attori di fama, nello sceneggiato il castello rappresentava il nido d'aquilla dell'Innominato.

             

La parrocchiale del paese sorge sull’antica pieve di San Martino del XII secolo; la nuova struttura del XVIII secolo conserva all’interno altari, marmi e varie opere appartenute ad antichi ordini religiosi genovesi soppressi. L’inaugurazione della nuova chiesa avvenne nel 1835 e nel 1853 Re Vittorio Emanuele fece costruire a sue spese il pavimento in marmo bianco.

Di pregio anche la vecchia parrocchiale di San Leone situata accanto alla prima cerchia di mura del castello; al suo interno si possono ammirare l’altare maggiore in parte in legno, realizzato da un ebanista nel XVIII secolo.

      

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