News sull’esame di stato per la qualifica di “Restauratore di Beni Culturali”
E' stato approvato lo scorso 13 febbraio lo schema di decreto che disciplina le modalità per lo svolgimento della prova di idoneità, con valore di esame di Stato abilitante per conseguire la qualifica di Restauratore dei beni culturali. Nel nuovo testo sono stati recepiti gli emendamenti proposti dalla Regione Toscana e condivisi dal coordinamento delle Regioni.
Il regolamento previsto dal Codice dei Beni culturali (articolo 182, comma 1-quinques) affida al Mibac, di concerto con il Miur, il compito di emanare un decreto d’intesa con la Conferenza unificata, che disciplini le modalità di riconoscimento della professione di restauratore per quanti abbiano ottenuto la qualifica di <<collaboratore restauratore di beni culturali>> in basi a requisiti maturati prima del 2012.
Il futuro esame di stato consisterà in un test a risposta multipla su materie specifiche e sulla legislazione dei beni culturali cui farà seguito una prova tecnico-pratica sui 12 diversi ambiti di competenza e prevede la progettazione di un intervento di restauro avente ad oggetto un manufatto architettonico.
La valutazione della progettazione dovrà sondare la formazione e competenza del restauratore nei diversi settori disciplinari.
La traccia per l’elaborato progettuale relativo alla prova tecnico-pratica sarà proposta dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, dall’Opificio delle Pietre Dure e dall’Istituto Centrale per il Restauro e Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario.
La prova teorica sarà, invece, proposta dalle Università, dalle Scuole di alta formazione del Ministero dei Beni culturali e dalle Accademie.