Con il nuovo anno ripartono i vari bonus edilizi: facciamo il punto

Print Friendly, PDF & Email

Con il nuovo anno ripartono i vari bonus edilizi già attivi lo scorso anno con alcune modifiche: vediamo quali.

La recente legge di Bilancio approvata dalla Camera dei Deputati prevede la proroga fino al 2024 di tutta una serie di bonus edilizi. Tralasciando per un momento il bonus 110 vediamo quali bonus sono rimasti e sono utilizzabili:

  • bonus ristrutturazioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente: confermato lo sgravio del 50% su una spesa massima ammissibile di 98mila euro su singola unità immobiliare;
  • ecobonus per la riqualificazione energetica degli edifici: confermato lo sgravio del 50-65%, del 70-75% per le parti comuni e delll’80-85% in caso di interventi tesi alla riduzione del rischio sismico;
  • sismabonus per interventi che prevedono misure antisismiche e di messa in sicurezza degli edifici: confermato lo sgravio 50%, 70-80%, 75-85%, incluso quello per interventi in zone a rischio sismico 1, 2 e 3 mediante opere di demolizione e ricostruzione di interi edifici;
  • bonus verde per la sistemazione a verde delle aree scoperte di immobili ad uso abitativo, pertinenze, recinzioni, impianti di irrigazione, coperture a verde e giardini pensili con sgravio del 36% e tetto di 5mila euro. Lo sgravio spetta anche agli interventi sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, con tetto di 5mila euro per unità abitativa;
  • bonus mobili per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione avviata dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello di acquisto: confermata l’aliquota del 50% con un tetto di spesa per il 2022 fino a 10mila euro e per i successivi anni 2023 e 2024 fino a 5mila euro;
  • bonus facciate per il recupero delle facciate l’aliquota scende però dal 90% al 60%. Sono agevolabili gli interventi di recupero ed anche di restauro di immobili vincolati (compresi gli edifici religiosi come le chiese) ma anche interventi semplici come la sola pulitura o tinteggiatura esterna: si ricorda però che gli immobili oggetto di intervento devono essere ubicati in zona A o B.

Novità invece in materia di superamento delle barriere architettoniche con una detrazione del 75% per chi installa ascensori e montacarichi in edifici esistenti.

Per ottenere questo bonus è però necessario che gli interventi rispettino i requisiti previsti dal regolamento di cui al DM 236 del 14 giugno 1989 che introduce le prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visibilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barrire architettoniche.

Si ricorda che oltre alla possibilità di beneficiare della detrazione fiscale restano tuttora valide le opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito.


In arrivo nuovi bonus più specifici nel settore del restauro conservativo >>> continuate a seguirci


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *