Le complicate vicissitudini della piccola Chiesa della Madonna di Oviglio

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L’attuale piccola Chiesa della Madonna ad Oviglio deve questo suo nome al fatto di essere stata in origine l’Oratorio dell’antica Confraternita dell’Assunta (o Annunziata) come riferiscono le relazioni delle visite pastorali dal 1500 in avanti.

La Confraternita dell’Assunta (o Annunziata) insieme all’altra esistente in paese ossia quella della SS. Trinità venne soppressa dal Vescovo Mons. Alessandro D’Angennes nel 1823-24 per istituirne una sola sotto il nome dello Spirito Santo. Il provvedimento consentì di trasferire definitivamente la Parrocchia dei SS. Pietro, Giacomo e Filippo nell’Oratorio della ex Confraternita dell’Assunta (attuale Chiesa della Madonna) riservando alla Confraternita dello Spirito Santo (appena istituita) la ex Chiesa dei Santi Pietro Giacomo e Filippo (edificio che già versava in precarie condizioni statiche e di conservazione).

Il pretesto per il provvedimento di soppressione erano le continue liti tra le confraternite ma lo scopo reale era quello di dare finalmente una sede stabile e sicura (quella della Chiesa della Madonna) alla Parrocchia dei SS. Pietro, Filippo e Giacomo.

Da questo momento in avanti (e cioè dal 1824 in poi) quando si parla di Parrocchia dei SS. Pietro, Filippo e Giacomo si intende parlare della parrocchia ubicata in Piazza Umberto I all'interno della Chiesa della Madonna mentre quando si parla di Confraternita dello Spirito Santo si intende parlare di quella ubicata nell'ex edificio dei SS. Pietro, Filippo e Giacomo in Via Vittorio Emanuele II ad Oviglio.

La vita della Confraternita dello Spirito Santo (ubicata nella ex Chiesa dei SS. Pietro, Filippo e Giacomo) procede normalmente fino alla I guerra mondiale quando l’edificio viene requisito dal Governo per scopi militari. Terminato il conflitto la vita della Confraternita continua nel vecchio edificio sempre più ammalorato fino a che nel 1955 il Vescovo Mons. Gagnor in occasione della sua visita pastorale (vd ns. documento 42/1) accerta le precarie condizioni statiche dell’edificio ex Chiesa di San Pietro (con la sola eccezione dei muri perimetrali e del campanile costruito ex-novo nel 1861) e propone la soppressione della Confraternita e la vendita dell’immobile[1].

La Parrocchia dei SS. Pietro, Giacomo e Filippo resta ubicata nella attuale Chiesa della Madonna fino al 3 dicembre 1986 data di estinzione a mente delle ultime disposizioni concordatarie (Decreto 11 novembre 1986 pubblicato su Gazzetta Ufficiale n.281 del 3/12/1986) che dispongono la soppressione della Parrocchia dei SS. Pietro, Giacomo e Filippo e l’acquisizione della Chiesa della Madonna da parte della Parrocchia dei SS. Felice ed Agata (unica Parrocchia oggi esistente in paese).

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 


[1] Con Decreto Vescovile del 01/10/1959 la Confraternita dello Spirito Santo veniva soppressa a norma del Canone 102 del Codice di Diritto Canonico e con successivo Decreto 23/6/1960 il Vescovo Mons. Gagnor autorizzava la vendita dell’edificio ormai sconsacrato al Sig. Domenico Tavella il quale poco dopo procedeva alla sua demolizione e all’edificazione di una casa residenziale quella che oggi appare alla sommità di Via Vittorio Emanuele II, nell’antico quartiere di “San Peter”, dell’antico edificio resta il campanile capitozzato ridotto a torretta che reca una targa con su l’anno 1861 (anno di realizzazione del campanile).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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