Al via il restauro della piccola Chiesa della Madonna di Oviglio (Al)

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Al via il restauro della piccola Chiesa della Madonna di Oviglio (Al)

E' ormai ufficiale la ex Chiesa di San Pietro meglio nota come Chiesa della Madonna di Oviglio in provincia di Alessandria, beneficerà dei fondi 8X1000 messi a disposizione dalla C.E.I., i lavori non partiranno, però, prima del prossimo settembre in attesa della formalizzazione ufficiale. E' ancora una volta il parroco di Felizzano, Don Claudio Pistarino, a promuovere questo restauro dal momento che sotto di lui ricade anche la Parrocchia di San Felice di Oviglio cui la Chiesetta appartiene.

Il restauro interesserà le coperture della chiesa e del campanile, la messa a norma di tutti gli impianti, il recupero degli intonaci dei prospetti della chiesa e del campanile, previa campagna stratigrafica a cura di Restauratore di Beni Culturali, il recupero delle parti di prospetti interni (decorati) interessati da fenomeni di umidità di risalita, il recupero di tutte le pavimentazioni interne in marmette bicrome e il cementine, il recupero dei locali accessori e la rimessa in pristino degli infissi esistenti.


Sul piano storico non siamo riusciti a stabilire con certezza l'epoca di costruzione del piccolo edificio, l’unico dato certo che emerge dalla visita pastorale di Mons. Gerolamo Gallarati del 1566 è che il Vescovo visitò una Chiesa dedicata alla SS. Annunciata situata super platea, dicti loci, desolata. Dalla descrizione emerge che il piccolo edificio non doveva avere le sembianze attuali che sono piuttosto il frutto di un rifacimento della seconda metà del Settecento motivato dalla scelta di una facciata lineare di semplice fattura ed un interno in stile barocco.Un’analisi piuttosto approfondita del piccolo edificio è stata fatta dallo studioso ovigliese Nino Ivaldi nell’interessante volume “La chiesa dei SS. Felice e Agata nel VII centenario della sua edificazione (1309-2009) e altre testimonianze cristiane nel territorio di Oviglio". Nel testo con dovizia di particolari lo studioso Nino Ivaldi descrive come la chiesa, ad aula unica, fosse caratterizzata dalla presenza di archi a sesto ribassato che sorreggono volte a vela di tipo composito. L’arco trionfale si innalza in corrispondenza della balaustra in marmo e suddivide le volte che coprono il presbiterio e il coro da quelle che si estendono sull’aula. 

La parte che sovrasta il coro ricopre la nicchia che, sulla parete di fondo, accoglie la statua di San Pietro proveniente dalla vecchia chiesa omonima quando l’Oratorio fu eletto a sede della Parrocchia dei SS. Pietro, Giacomo e Filippo (1824) per decreto dell’allora Vescovo D’Angennes. La balaustra in marmi policromi di pregevole fattura e risalente al 1760, come risulta dagli inventari allegati alle relazioni delle visite pastorali, è completamente rifinita sul lato rivolto ai fedeli e lasciata grezza sul lato opposto.

Sempre dalla descrizione dello studioso Ivaldi emerge che le decorazioni pittoriche delle pareti e delle volte (delle quali non è noto l’autore) furono restaurate una prima volta nel 1920 dal pittore Paolo De Amicis di Alessandria (in questo caso le spese furono sostenute dal Priore e per mezzo di una sottoscrizione dal popolo di Oviglio) e una seconda volta nel 1989 dal Pittore Pietro Vignoli di Quargnento. Gli intonaci e la tinteggiatura della facciata nonché il restauro del portone ligneo risalgono invece al 1988.

Sarà oggetto di restauro anche il campanile della chiesetta frutto di un evidente intervento di sopraelevazione, risulta infatti che l’intera torre venne restaurata e sopraelevata di un solaio nel 1883 per iniziativa del Priore Pietro Piccotti da parte dell’impresa del capo mastro Lorenzo Valizzone di Alessandria. Secondo lo studioso Ivaldi il progettista e direttore dei lavori fu l’ingegnere ovigliese Giuseppe Bistolfi dal momento che il pagamento a saldo dei lavori all’impresa Valizzone venne effettuato (1889) proprio presso lo studio professionale del Bistolfi. La benedizione della croce sommitale risale però al 1883 e avvenne da parte del Vescovo Mons. Pietro Giocondo Salvay.


Seguiranno futuri aggiornamenti sulla chiesetta e sull'imminente restauro…

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