Il restauro delle campane: beni mobili immobilizzati

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Il restauro delle campane: beni mobili immobilizzati

Nell’aprile 2017 abbiamo dedicato un articolo a “La voce delle campane come sentimento del popolo di Dio” segnalando un’iniziativa delle parrocchie di Felizzano e di Oviglio a proposito delle “campane”.

Oggi torniamo a parlare delle campane che sono beni mobili immobilizzati e pertanto seguono le regole dei beni tutelati.


A seguito della richiesta da parte di una Parrocchia di avviare una pratica per il restauro delle campane abbiamo approfondito l’argomento.

Le campane sono “beni mobili immobilizzati” e in quanto tali è sempre necessario ottenere il nulla osta ai lavori da parte della Soprintendenza prima di avviare un intervento di recupero.

Prima ancora è però necessario ottenere l’autorizzazione da parte dell’Ufficio dei Beni culturali ecclesiastici della Diocesi di appartenenza, predisponendo una documentazione storica ed artistica del bene al fine di inquadrare il ruolo delle campane rispetto al manufatto di appartenenza.

L’intervento sulle campane dovrà essere affidato a ditte campanarie specializzate, indicando loro il tipo di intervento che si intende effettuare e richiedendo la verifica della stabilità del castello campanario.

Una volta ottenuto il benestare dell’ufficio BBCCEE si provvederà all’inoltro della pratica alla Soprintendenza ai fini del rilascio del nulla osta ai lavori.

Se alle campane esistenti se ne volessero aggiungere altre, installandone ex novo, sarà necessaria una valutazione della portabilità strutturale del campanile e del castello campanario.

Un altro aspetto molto importante da valutare è quello che riguarda il “suono delle campane” che accompagna da sempre le celebrazioni liturgiche e altri momenti di preghiera.

L’intensità del suono deve essere regolato in modo tale che, con attenzione al contesto ambientale in cui l’edificio di culto è inserito, le campane mantengano la funzione di segno (siano quindi percepibili da parte dei fedeli) senza diventare fonte di disturbo.

Il suono delle campane regola da sempre la vita liturgica delle Parrocchie e i campanili, che per la loro funzione e struttura si innalzano verso il cielo, indicano la presenza di una comunità non solo religiosa ma anche civile.


 

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