Luci led cambiano l’immagine romantica dei nostri centri storici

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La mia bella cittadina termale e il suo centro storico stanno progressivamente cambiando immagine a seguito dell'utilizzo di una tecnologia di illuminazione LED  (acronimo dell'inglese Light Emitting Diodes, diodi a emissione di luce) sempre più diffusa negli ambienti sia esterni che interni per via delle caratteristiche di elevata efficienza luminosa.

A quanto pare sono davvero notevoli i vantaggi che derivano da questa tecnologia, anzitutto un evidente risparmio energetico che può variare dal 60% all'80% rispetto alle lampade tradizionali e al tempo stesso un'illuminazione maggiore e (pare) più precisa con una ridotta dispersione del calore, a ciò si aggiunga una durata di vita media maggiore rispetto alle lampade tradizionali e un ridotto inquinamento luminoso. I tempi di accensione, poi, sono istantanei con assenza di sfarfallii del fascio luminoso.

Caratteristiche importanti che unite al fattore "risparmio economico" stanno spingendo molti centri storici, incluso quello della mia Città, a dismettere i vecchi lampioni in luogo di corpi illuminanti più nuovi e capaci di adattarsi alla nuova tecnologia led. 

Eppure il parere su questa nuova tecnologia fortunatamente non è unanime: c'è chi critica la "luce fredda", seppur ecologica ed economica, dei centri storici che stanno progressivamente perdendo il loro fascino romantico, alcuni ammettono che " (…) i viali impallidiscono, le facciate sono abbacinanti, quando piove i corsi diventano specchi stranianti (…)", qualche amministratore "illuminato" ha poi deciso di non percorrere la strada del "verde" a tutti i costi e di conservare – quantomeno nei centri storici – le luci gialle e i vecchi lampioni è il caso di Torino dove si è deciso di "non toccare" l'illuminazione del centro storico. 

Ciò che pare più assurdo è che si stiano smantellando i vecchi lampioni e le vecchie lanterne a favore di nuovi corpi illuminanti pensati per accogliere la tecnologia led anche se di aspetto decisamente più banale. Eppure in alcuni centri storici di Italia si è tentato di salvaguardare i vecchi corpi illuminanti, ormai parte integrante della memoria storica del luogo, adattandoli ai nuovi usi, certo si tratta di uno sforzo (anche economico) maggiore ma finalizzato alla salvaguardia dell'immagine del luogo, nella mia cittadina non si sono fatti tutti questi ragionamenti…fatti simili sono già accaduti in passato, ricordo quando i vecchi intonaci a calce vennero demoliti e rimossi (seppure in molti casi in buono stato di conservazione) a favore di nuovi intonaci di cemento che nel giro di pochi anni hanno dimostrato tutta la loro debolezza e che oggi sono unanimemente riconosciuti come inadeguati per le murature storiche.

Chissà se a distanza di qualche anno non ci accorgeremo che la scelta di questi nuovi lampioni led non è stata la scelta giusta, purtroppo però – proprio come nel caso dei vecchi intonaci a calce – non potremo più tornare indietro e avremo certamente perso una grande occasione!

 

 

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