L’antica cortina laterizia del Comune di Oviglio: terminati i lavori di restauro
Abbiamo già dedicato due articoli all’intervento di restauro dell’antica cortina laterizia del Comune di Oviglio posta ai piedi della Chiesa parrocchiale di San Felice. Con questo terzo contributo annunciamo l’ufficiale chiusura dei lavori avvenuta lo scorso 22 dicembre.
Nel primo articolo dal titolo “L’antica cortina laterizia del Comune di Oviglio: storia del restauro” abbiamo per sommi capi ripercorso la storia di questo importante manufatto riconosciuto quale bene culturale sottoposto a tutela mentre nel secondo articolo dal titolo “L’antica cortina laterizia del Comune di Oviglio: stato di conservazione” abbiamo descritto lo stato di conservazione in cui lo abbiamo trovato prima del nostro intervento.
L’intervento, eseguito dall’impresa Gesualdo Stelladoro di Felizzano (la stessa che ha seguito con la scrivente diversi interventi nel Comune di Felizzano) che si è aggiudicato l’affidamento dei lavori tramite procedura pubblica, è stato realizzato nell’arco di circa due mesi e ha richiesto l’organizzazione ed allestimento del cantiere per singoli steps.
In via preliminare si è provveduto all’allestimento del ponteggio sulla porzione di muratura su Via Volta che si presentava coperta da rete di contenimento verde perché con molti laterizi in fase di stacco e di caduta e pertanto pericolosi per la pubblica incolumità affacciando su pubblica via. Solo successivamente si è provveduto all’utilizzo di piattaforma aerea rotante, rispondente alle norme ispesl con braccio a più snodi a movimento idraulico che è utilizzata sulla parte sommitale di Via A. Volta e su Via C. Battisti.
L’intervento su Via Volta ha richiesto la sostituzione di diversi laterizi in apparente buono stato di conservazione ma che di fatto sono risultati completamente erosi ed anche in corrispondenza degli elementi curvi del cornicione sono state effettuate doverose sostituzioni con elementi analoghi di recupero che l’impresa è riuscita a trovare, trattandosi di pezzi decorativi di uso comune in questo territorio.
La disinfestazione con prodotto biocida è stata ripetuta più volte in quanto la parte alta e bassa della cortina laterizia si presentava completamente interessata da muschi e licheni e da patina verdastra scivolosa di natura biologica. Contestualmente si è provveduto alla rimozione manuale della vegetazione infestante che interessava in maniera diffusa tutto il lato su Via Volta e buona parte di quello su Via Cesare Battisti.
Proprio la vegetazione infestante è stata la causa principale del degrado dei mattoni in quanto le profonde radici avevano in molti casi favorito la decoesione e lo stacco dei singoli elementi che solo in apparenza risultavano ben coesi alla muratura. La rimozione di diversi laterizi ha consentito di “leggere” la stratigrafia del muro che di fatto si appoggia ad un secondo muro in laterizi più arretrato che agli inizi degli anni Ottanta è stato oggetto di un importante intervento di consolidamento con posa di tre catene denunziate dalla presenza dei capochiave emersi e documentati durante questo intervento.
Dopo avere rimosso e ricollocato i laterizi più compromessi è stata effettuata la cauta stilatura dei giunti di malta utilizzando un impasto a base di calce intonato a livello materico e cromatico quanto più possibile con l’esistente. Purtroppo però in diversi punti (specie su Via Battisti) la muratura è stata risarcita in passato con stuccature debordanti a base di cemento e un tenace impasto a colla che è stato impossibile rimuovere per non compromettere la muratura stessa: per questa ragione si è deciso di conservare alcune di queste stuccature, per quanto matericamente ed esteticamente incongrue, al fine di non danneggiare ulteriormente il muro.
Durante l’intervento di revisione generale è stata anche verificata la stabilità dei due grossi elementi lapidei innestati nella muratura ed utilizzati per raccogliere e convogliare le acque piovane dal livello più alto (piano chiesa) a quello più basso (pubblica via). Proprio durante questo intervento ci si è accorti che l’asfalto del pavimento di fronte alla chiesa è stato realizzato troppo alto e copre il punto di raccolta e convogliamento con conseguente impossibilità di un corretto smaltimento delle acque piovane dall’alto verso il basso.
La problematica è stata immediatamente segnalata dalla sottoscritta all’Amministrazione affinché in tempi brevi provveda alla posa di adeguate griglie di smaltimento delle acque (in sostituzione del pavimento asfaltato) perché diversamente l’acqua continuerà ad infiltrarsi tra la pavimentazione e il muro con grave pregiudizio all’intervento appena eseguito.
Durante l’intervento di pulizia generale su uno dei laterizi è affiorata quella che sembrerebbe essere la data “1894“: in proposito vogliamo fare alcune considerazioni.
Vogliamo anzitutto ringraziare il rinomato storico locale Nino Ivaldi – che da sempre segue con grande attenzione ogni intervento che riguarda il suo paese – al quale si deve il merito della segnalazione di una pratica conservata presso il Fondo dell’Intendenza Generale di Alessandria, Lavori Pubblici, Faldone 220 relativa alla “Ricostruzione del muraglione sostenente il piazzale della Rocca S. Felice nel recinto dell’abitato di Oviglio”, tale pratica reca la data del 1828 ed è completa di pianta, prospetti e sezioni. E’ possibile che la datazione ritrovata, benché di alcuni anni successiva, possa in qualche modo essere collegata ad una fase successiva dell’intervento come probabile revisione e/o risistemazione della cortina muraria.
L’ultimo intervento ha riguardato la pulizia generale del parapetto della parte alta della muratura che si presentava completamente coperto da muschi e licheni e che è stato cautamente ripulito in quanto la patina biologica si presentava molto tenace ed aggressiva nei confronti della superfici in laterizi.