Intonaci

Gli intonaci storici, talora colorati con terre naturali, possono essere composti da un unico strato o da più strati e nella maggioranza dei casi sono a base di calce aerea piuttosto magra e di aggregati di varia granulometria.
Le principali forme di degrado degli intonaci sono riconducibili all’azione dell’acqua nelle sue diverse manifestazioni: umidità ascendente e discendente (risalita e infiltrazioni provenienti dall’alto), variazioni termoigrometriche, fenomeni di gelo e disgelo; a questi fenomeni si devono poi aggiungere gli attacchi da parte di agenti biodeteriogeni (patine biologiche e microflora infestante), l’aggressione chimico-meccanica degli agenti atmosferici, i fenomeni di assestamento delle strutture murarie, la scarsa qualità dei materiali impiegati, i possibili difetti esecutivi dell’opera e l’assenza di manutenzione periodica.

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Galleria Fotogafica con individuazione principali forme di degradazione degli INTONACI

IMG_6295Le principali forme di degrado derivate dall’azione congiunta dei succitati fattori si manifestano sotto forma di perdita di adesione tra il supporto murario e la finitura con conseguenti forme di decoesione, distacchi parziali o totali, fratturazioni, erosioni superficiali o profonde, sfarinamenti, disgregazioni e formazioni saline.

Il recupero dei vecchi intonaci richiede, però, particolare cautela in quanto i nuovi interventi sono spesso eseguiti con materiali incompatibili con il supporto murario che ne alterano i caratteri costruttivi originali e cancellano i segni della loro identità, in contrasto con gli obiettivi di tutela di questi edifici.
Sono soprattutto gli intonaci cementizi a risultare i più inefficaci a livello tecnico, in quanto si degradano velocemente, non assicurano la traspirazione del muro, sono rigidi e molto igroscopici e determinano rigonfiamenti e distacchi dal supporto quando sono associati all’azione digregante dei sali solubili.


Prima di intervenire è sempre doveroso accertare le possibili cause o concause alle quali ricondurre eventuali fenomeni di dissesto strutturale, valutando l’effettiva estensione del fenomeno. Se hai bisogno di una consulenza specialistica clicca qui 

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