In viaggio lungo principali siti archeologici italiani: partiamo dal Piemonte

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In viaggio lungo i principali siti archeologici italiani: partiamo dal Piemonte

I principali siti archeologici hanno sede in quelle località italiane dove sono presenti scavi o materiale archeologico: a grandi linee è possibile suddividere l'Italia in alcune macro-aree archeologiche. Nell'Italia settentrionale accanto ai siti preistorici e protostorici di Lombardia e Liguria abbiamo tracce del passaggio dei Celti e dei Longobardi. Gli Etruschi hanno lasciato tracce del loro passaggio in Toscana e Lazio fino a toccare l'Emilia Romagna. Gli antichi Romani hanno lasciato tracce del loro impero in quasi tutta la Penisola dal nord al sud. Anche se il sud è principalmente caratterizzato dal passaggio dei Greci: resti della Magna Grecia sono principalmente visibili nel meridione d'Italia.

Parco archeologico: Augusta Bagiennorum

   

Fondazione: I secolo a.C. – Tramonto: VI secolo d. C. Civiltà di riferimento: Bagienni, Romani – Regione Piemonte provincia di Cuneo

Riscoperta: XIX secolo – Ente di tutela: SABAP AL, AT, CN

Augusta Bagiennorum è il nome dato dai Romani ad un antico centro sorto nel territorio dei Liguri Bagienni cui si sarebbe sovrapposta una colonia fondata dai Romani, intorno al 25 a.C. L'antica città si trova a circa 2 km dall'odierno comune di Bene Vagienna. La città in epoca romana assunse un’importanza strategica per il controllo del transito tra la pianura padana, le valli degli affluenti del Po ed i valichi alpini. Oggi dell’antico insediamento, è visibile solo una parte: dei 21 ettari su cui si estendeva la città romana, infatti, ne sono visibili oggi solo 5. La città antica era cinta di mura e sono stati rinvenuti resti di quattro torri e due porte che corrispondono al perimetro della città.

Il percorso del parco archeologico è attrezzato con pannelli informativi e ricostruzioni grafiche che danno un’idea di quella che fu l’antica città romana e consentono di comprendere come Augusta Bagiennorum era organizzata: con le sue strade, le torri e le porte di ingresso, le necropoli e gli edifici più importanti oggi scomparsi.

Si parte dalla chiesetta di San Pietro costruita sopra i resti dell’acquedotto romano e nei pressi della necropoli meridionale che si estendeva fino all’anfiteatro. Da qui parte l’itinerario, dove sono visibili i basamenti di una delle torri angolari, per poi raggiungere l’area sacra della città con i resti del tempio, il punto dove si incrociavano il decumano massimo e uno dei cardini massimi, il Foro con la basilica civile, il complesso del teatro con il quadriportico retrostante. L’itinerario si conclude con l’anfiteatro e la Cascina Ellena, sede del Parco e della Sovrintendenza.

I materiali provenienti dal sito sono esposti nel Museo Archeologico di Palazzo Lucerna di Rorà, nella vicina Bene Vagienna. Il Parco è aperto tutti i giorni e l'ingresso è gratuito.

Come arrivare?

Per chi arriva in treno occorre giungere alla cittadina di Bra (Cn) e da qui proseguire con l'autobus n.80 fino a Bene Vagienna e poi si prosegue per circa 2 Km a piedi fino a giungere all'area archeologica. Per chi arriva in auto occorre prendere l'autostrada A4 direzione Torino e uscire a Fossano, da qui si prosegue lungo la statale direzione Bene Vagienna e località Roncaglia.

Tel: +39 0172 654152 – Email: ufficiocultura@benevagienna.it


Parco archeologico: Libarna, perla di romanità

   

Fondazione: II secolo a.C. – Tramonto: 452 d. C. Civiltà di riferimento: Romani – Regione Piemonte provincia di Alessandria

Riscoperta: XIX secolo – Ente di tutela: SABAP AL, AT, CN

Libarna, situata in prossimità di un’arteria stradale e un nodo ferroviario, mantiene ancora oggi la sua posizione strategica così come accadeva in età imperiale quando si trovava sulla via Postumia, importante arteria commerciale e di traffico. Visitando l’area archeologica è possibile visualizzare l’articolazione topografica della città, soprattutto in epoca romana, quando raggiunse il suo massimo sviluppo. Gli stessi reperti archeologici infatti testimoniano un intenso flusso economico e commerciale nel corso dei primi secoli dell’impero per poi subire un progressivo declino parallelamente all’indebolimento della stessa via Postumia.

Quello che resta oggi è solo una piccola parte della grande città antica, che occupava una superficie molto più grande. Ai lati del decumano massimo sono visibili i resti di due isolati di abitazioni la cui costruzione è databile alla fine del I secolo a.C. e rimaneggiate poi nei secoli successivi. La pavimentazione musiva della domus che occupa l’angolo superiore dell’isolato di sinistra rispetto all’ingresso dell’anfiteatro è particolarmente interessante perché è costituita da un grande mosaico che rappresenta il mito di Licurgo. Altri elementi interessanti sono l’anfiteatro e il teatro, costruiti entrambi probabilmente intorno al I secolo d.C. e secondo calcoli volumetrici in grado di ospitare rispettivamente 7000 e 3800 spettatori.

Come arrivare?

Per chi arriva in treno dalla stazione di Serravalle Scrivia (tratta Torino-Genova) raggiungere la fermata Serravalle S. Fs (circa 450m) e prendere gli autobus 58 o 60 in direzione Arquata, scendere alla fermata Libarna che è quella immediatamente successiva. Da qui il sito dista circa 550 m. Dalla stazione di Arquata Scrivia (tratta Milano-Genova) prendere l’autobus 58 (direzione Spinetta – Stab. Solvay) o 60 (direzione Tortona Movicentro), scendere alla fermata Libarna che è quella immediatamente successiva. Da qui il sito dista circa 550 m.

Per chi arriva in auto da Torino, Milano e Genova tramite le Autostrade A7/A21/A26 (uscita Serravalle Scrivia)

Tel: +39 0143 633420 – Email: sar-pie.arealibarna@beniculturali.it


 

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